Cenni Storici sull’Ardesia

L’ardesia è un tipo di roccia metamorfica frutto della sedimentazione progressiva di un limo finissimo derivato dalla frammentazione dei rilievi.
E’ caratterizzata da particolare resistenza agli agenti atmosferici e in virtù della propria settilità è facilmente divisibile in lastre, anche molto sottili.
Si ritiene che l’ardesia fu utilizzata in principio circa duemiladuecento anni fa nella zona del Tigullio, nell’area compresa fra il comune di Lavagna e la Valle Fontanabuona, in Liguria.
Il suo impiego è antecedente all’epoca della dominazione romana. Infatti, a Chiavari, presso Lavagna, è stata rinvenuta una necropoli composta da tombe interamente realizzate con questo materiale.
L’utilizzo come materiale di copertura di tetti risale a tempi antichissimi ed ha avuto il suo apogeo nell’epoca medioevale e poi in quella del Rinascimento.
I primi giacimenti ad essere sfruttati in maniera intensiva a partire dal XII secolo furono quelli di Uscio e Recco, nella valle Fontanabuona. Altri giacimenti si trovavano nel cuneese (Piemonte) e in Valle Camonica (Lombardia). In tempi recenti l’ardesia ha avuto un rilancio nell’uso architettonico per il restauro di edifici storici, nell’arredamento e nella finitura e l’abbellimento di interni.

Proprietà dell’Ardesia

L’ardesia è una roccia metamorfica di origine sedimentaria ed è caratterizzata da una fissilità molto marcata. Questa singolare proprietà consente di dividere facilmente l’ardesia in piani paralleli con una semplice lama, tecnica chiamata comunemente “a spacco”. Le singole lastre, molto regolari ed uniformi, presentano una elasticità e una resistenza alla flessione piuttosto elevate. Una volta stagionata l’ardesia conserva valori di assorbimento molto bassi, proprietà questa che unita alla porosità decisamente ridotta del materiale, favorisce la protezione dagli attacchi del gelo. Per questi motivi l’ardesia è utilizzata in modo eccellente come copertura per tetti. Un’altra caratteristica non meno importante è l’ottima resistenza al fuoco, derivata  dal bassissimo coefficiente di dilatabilità delle ardesie che risultano così pressoché indeformabili. La buona resistenza all’urto rende inoltre molto indicate le lastre di ardesia per la realizzazione di pavimenti, lastricati, zoccolature, lambrini, ecc.

proprietà dell'ardesia
proprietà dell'ardesia
proprietà dell'ardesia
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Usi dell’Ardesia

L’ardesia è tradizionalmente utilizzata per le coperture dei tetti, per la pavimentazione da interno e da esterno, per i portali, per il rivestimento dei gradini delle scale e naturalmente per lavagne scolastiche. Ha inoltre caratteristiche meccaniche tali da farne il piano ideale per biliardi. Difatti, fin da quando fu inventato dagli Egiziani, il biliardo aveva il piano in legno; nel 1826 un fabbricante londinese sostituì la tavola in quercia spessa 10 cm con una lastra di ardesia di 5 cm migliorando peso, elasticità e resistenza. Proprio il biliardo, soprattutto dal 1950, costituì il principale utilizzo dell’Ardesia favorendone un notevole sbocco nel mercato USA. Da qualche decennio, grazie allo sviluppo tecnologico delle aziende del settore, l’ardesia è entrata anche nel mondo dell’architettura d’interni e dell’oggettistica per la casa, con mensole, piani per tavoli, panche, e oggettistica di vario genere. Lo sviluppo tecnologico, oltre ad ampliare le possibilità di lavorazione ha consentito all’ardesia di raggiungere livelli di competitività commerciale che, con la lavorazione interamente manuale risultavano essere impossibili.

Luoghi di ritrovamento

L’ardesia è diffusa in Italia settentrionale e da molti secoli viene estratta in Liguria, storicamente nella zona costiera fra Lavagna (da cui il nome) e Chiavari. Più recentemente si sfruttano le cave di Recco e Fontanabuona, tutte localizzate in provincia di Genova.

Goffredo Casalis, abate e storico italiano (1781-1856), riporta nel suo Dizionario geografico, storico, statistico, commerciale degli Stati di S.M. il Re di Sardegna, pubblicato nel 1840, che: esistevano 48 cave di ardesia nei soli territori di Lavagna e Cogorno, esse notissime per la quantità di lastre cui forniscono ai bisogni delle due riviere ed anche a quelli di esteri stati, perocché se ne spediscono a Napoli, in Toscana, a Gibilterra, in Portogallo, in Francia, in Corsica, in Sardegna, a Trieste, ad Odessa.

Un tipo di scisto assimilabile ma differente, impropriamente chiamato ardesia, si può trovare come pietra da coperture nelle aree alpine, in particolare in quelle del cuneese in Piemonte e della val Camonica in Lombardia.

Il trasporto del materiale, soppresso lo scalo ferroviario anticamente dedicato presente presso la stazione di Lavagna, avviene unicamente a mezzo autotrasporto, anche su lunghe distanze.

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